Opere realizzate da più di 40 artisti provenienti da tutta Italia, che rinnovano la visione della cultura popolare, rituale, magica e orale del nostro paese, da sud a nord, attraverso i linguaggi di fotografia, video, suono, illustrazione, mixed media e installazione. Una mostra diffusa, collettiva e multidisciplinare, fruibile gratuitamente, outdoor e indoor, negli spazi più noti ma anche e soprattutto in quelli più inusuali della città di Bari. È la prima edizione del Festival di Futuro Arcaico, che si svolgerà proprio nel capoluogo pugliese a partire da venerdì 11 giugno e fino all’11 luglio 2021 e che sarà avrà inizio con la parte dedicata alle esposizioni (11-20 giugno 2021).

Un’apertura diversa dal solito, quella prevista per il pomeriggio di venerdì 11 giugno alle ore 18 quando, nello spiazzo antistante il Museo Civico di Bari, gli organizzatori, la curatrice e alcuni degli artisti in mostra incontreranno la stampa e il pubblico per un esclusivo tour a piedi per visitare alcune delle opere esposte nelle differenti location del Borgo Antico di Bari. Una passeggiata di presentazione che, condotta dal suono del corno delle alpi del musicista Martin Mayers, toccherà i due contenitori culturali che ospitano le esposizioni al chiuso (Museo Civico e Museo Nuova Era) per poi perdersi nei vicoli della città vecchia, inaspettatamente trasformati in una mostra diffusa e a cielo aperto.

Futuro Arcaico Fest è organizzato dallo studio creativo Folklore Elettrico e mette in comunicazione tra loro arti visive e performative allo scopo di creare percorsi partecipativi e inusuali, in un viaggio tra le storie italiane alla ricerca delle radici. E proprio ‘Radici’ è stato il titolo e il tema della call for artist ideata da Folklore Elettrico (Marco Malasomma e Jime Ghirlandi) e curata da Maria Teresa Salvati, lanciata, negli scorsi mesi, a livello nazionale, per la raccolta dei lavori. Una chiamata realizzata nell’ambito del più ampio progetto dell’Osservatorio Artistico Digitale Futuro Arcaico – consultabile tramite il portale www.futuroarcaico.it – e a cui hanno risposto in più di 500 artisti che svolgono la loro ricerca indagando il patrimonio materiale e immateriale del territorio italiano. Tra questi ultimi, una giuria composta da esperti di ciascun ambito ha selezionato i sette che, per ciascuna delle sei categorie artistiche, sono oggi protagonisti della prima edizione del Festival.

Dopo una settimana di anteprima che ha visto un vero e proprio battesimo del fuoco per il Festival con le sculture di fuoco realizzate dalla visual artist e performer Allegra Corbo e un intervento site specific da parte dello street artist Gomez, si aprono ora al pubblico le esposizioni ospitate Museo Nuova Era e dal Museo Civico di Bari ma anche da strade e luoghi di interesse storico-culturale della città. Dai balconi d’artista alle affissioni nelle nottole del centro città e nelle bacheche del Teatro Piccinni; dalle mostre fotografiche alle installazioni negli spazi museali; dalle proiezioni di video alla trasmissione di opere sonore: la città di Bari come una Babilonia dell’arte e del Folklore, dove forme artistiche diverse tra loro dialogano in un percorso unico tra leggende, rituali e magia. Un viaggio conoscitivo e percettivo di storie del passato ancora vive nel presente, che hanno bisogno di essere riportate alla luce. La chiusura delle mostre sarà invece salutata, il prossimo 20 giugno alle ore 18, dall’artista lucano Kalura Meridionalismo, che presenterà il suo spettacolo dedicato alla storia delle carte da gioco e allestirà all’esterno del Museo Civico un grandissimo castello di carte, da far crollare simbolicamente come chiusura della parte espositiva del festival.

E ancora, nel programma del Festival anche talk, workshop e, martedì 29 giugno, un evento di cinema all’aperto con la proiezione delle opere selezionate per la categoria “video” all’interno dell’Arena ExpostModerno di Bari. Per finire, all’alba di domenica 11 luglio, una performance di musica sperimentale di Lino Capra Vaccina, musicista pugliese, fondatore degli Aktuala, di Telaio Magnetico e percussionista dell’Orchest- ra del Teatro La Scala, che si esibirà in un concerto suggestivo con marimba, piano e percussioni. sulla terrazza del parcheggio del Porto, Area Varco Pizzoli. 

Futuro Arcaico Fest è un evento multidisciplinare che nasce come naturale estensione di Futuro Arcaico – Osservatorio Artistico Digitale: un progetto di Folklore Elettrico Studio Creativo (Marco Malasomma e Maria Gimena Vicenta Ghirlandi). L’evento è patrocinato dal Comune di Bari e finanziato con il Piano Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – Sezione Economia della Cultura – della Regione Puglia.

“Tramandare il sapere popolare è l’unico modo per garantirne la sopravvivenza. Solo portando il passato in una dimensione attuale, possiamo porre le basi per un futuro collettivo, più connesso alle nostre radici – spiegano Marco Malasomma Jime Ghirlandi, in arte Folklore Elettrico, ideatori e organizzatori del festival – Abbiamo per questo chiesto agli artisti di raccontarci la loro visione della tradizione, raccogliendo più di 40 opere che trasformeranno Bari in un grande museo del folklore italiano”.

“Il primo Futuro Arcaico Fest è soprattutto volontà di raccontare il patrimonio culturale italiano, attraverso folklore e rituali magico-religiosi, documentati e interpretati in chiave contemporanea, e restituiti al pubblico attraverso supporti urbani che fluiscono organicamente nella vita cittadina – racconta la curatrice, Maria Teresa Salvati – Quella che raccontiamo è l’Italia che affonda le sue radici nel passato, con l’intento di proiettarci verso un futuro scardinato dalle logiche della modernità e del pensiero globalizzante, invitando alla partecipazione, alla ripetizione e alla riconnessione all’interno della comunità e delle sue radici storiche. Parate, maschere grottesche, processioni, madonne, serpenti, guerrieri, fuochi, stagioni, erbe, preghiere: sono alcuni degli elementi raccontati per le strade di Bari, attraverso le storie di artisti visivi, sonori e performativi. Un racconto variegato e inaspettato – prosegue la curatrice – fatto di riti, di simboli che ci fanno partecipare alla narrazione del nostro territorio e della nostra storia. Ed è proprio la ritualità e i suoi simboli che abbiamo voluto indagare. Il folklore possiede una radice irriducibile, senza tempo; ci ricorda che la nostra cultura ha delle forti fondamenta basate sul senso di collettività e partecipazione, lontano dalla tendenza contemporanea all’individualismo. La restituzione dei progetti selezionati dalla Call for Artist ‘RADICI’ mira a creare un viaggio coinvolgente che, attraversando tutto lo stivale, racconta il presente e il territorio sotto una lente immaginifica ed eterogenea”, conclude Maria Teresa Salvati.

Altri appuntamenti in programma:

11 giugno ✹ 20.00 Esposizione Canvas Cooler ORGANICS by Red Bull e Live painting di Lorenzo Tomacelli

In alcuni locali del centro storico saranno esposti tre cooler customizzati con artwork realizzati da tre artisti per la collaborazione con ORGANICS. I progetti sono ispirati dai temi dell’archivio. I tre bar sono: Reverso, La Bitta, El Chiringuito. Ore 20.00 @Reverso: Live-painting dell’illustratore Lorenzo Tomacelli

13 giugno ✹ 10.00-13.00 Talk itinerante

Saranno presenti: Fabrizio Narcisi, Lucrezia Testa Iannilli e Salvatore di Gregorio; Presentano: Maria Teresa Salvati, Marco Malasomma, Jime Ghirlandi; Starting point, esterno Museo Civico Bari – Ending point, Corso Vittorio Emanuele

17-18 giugno ✹17.00 – 19.00 (entrambi i giorni) Workshop di serigrafia per bambini @Officina degli Esordi In collaborazione con Pigment Workroom e PugliaFamily

11 luglio ✹ 06.00, Lino Capra Vaccina – Performance di musica sperimentale

Il musicista pugliese, fondatore degli Aktuala, di Telaio Magnetico, percussionista dell’Orchest-ra del Teatro La Scala e già collaboratore di Franco Battiato e Paolo Tofani (Area), si esibirà in un concerto con marimba, piano e percussioni. Ritorno dell’artista nella sua terra d’origine, sulla terrazza del parcheggio del Porto, Area Varco Pizzoli. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.